Il sodalizio con Battiato e il passaggio alla musica leggera
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=== Il sodalizio con Battiato e il passaggio alla musica leggera ===
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=== Il sodalizio con Battiato e il passaggio alla musica leggera ===
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A metà degli anni ’70 comincia a dare lezioni di violino al musicista d’avanguardia [[Franco Battiato]], presentatogli dal pianista [[Antonio Ballista]]. I due diventano in breve tempo amici, accomunati da uno stesso modo di intendere la musica. Entrambi provano una certa avversione verso la rigidità degli schemi che si applicano nell’interpretazione della musica classica.<ref name=”:3″>{{Cita pubblicazione|url=https://digilander.libero.it/giustopio/cella.htm|autore=Carlo Cella|titolo=Vivere in un museo. Intervista con Giusto Pio|anno=1981|rivista=Musik Mag|numero=supplemento al n. 21 di Superstereo|accesso=11 ottobre 2019}}</ref> Fra le prime collaborazioni del duo si ricorda il singolo di [[Ombretta Colli]] ”Pop Star”/”La solfa del destino,” nel quale seppur non accreditati su disco, collaborano agli arrangiamenti, musiche e testi<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/cigarettes-la-vera-storia-dellalbum-perduto-di-battiato/564611/|titolo=Cigarettes, la vera storia dell’album perduto di Battiato {{!}} Rolling Stone Italia|data=2021-06-12|lingua=it-IT|accesso=2021-10-28}}</ref> . Nello stesso periodo producono l’album ”[[Juke Box (Franco Battiato)|Juke Box]]”, in cui Pio suona nei brani ”Martyre Cèleste” e ”Telegrafi”. Pio comincia anche a esibirsi dal vivo con improvvisazioni al violino in coppia con Battiato, eseguendo composizioni come ”Nevrastenia”. Nel confrontare queste nuove esperienze con le precedenti in ambito orchestrale, Giusto Pio afferma: «Il triste del far musica consiste nel suonare quello che vogliono gli altri, quando vogliono gli altri, come vogliono gli altri. Qui invece suono quello che voglio io, quando voglio io, come voglio io. Là mi considerano solo se sbaglio, stecco, non intono, fischio. Qui la gente ascolta quello che ho da dire. Non mi sembra di essere un acrobata del circo equestre che per il piacere degli altri cammina su un filo ed ha paura di cadere.»<ref name=”:3″ /> Per diversi anni, Battiato e Pio saranno in strettissima collaborazione, componendo, arrangiando e registrando insieme quasi tutti i progetti a cui prendono parte. I due condivideranno anche l’interesse per la dottrina filosofico-esoterica di [[Georges Ivanovič Gurdjieff|Gurdjieff]], appresa da Pio con la frequentazione di corsi tenuti a Milano da [[Henri Thomasson]].<ref name=”:5″ /> In quegli anni Pio e Battiato realizzarono un disco, tutt’ora inedito, al cui progetto partecipò anche [[Juri Camisasca]], sotto la produzione di ”[[Angelo Carrara]]”, menzionato come ”Cigarettes”, del quale ben poco si conosce, se non che due brani dell’album, ”Halley e Capitano Nemo”, furono inseriti nell’LP ”Note” pubblicato nel 1987 <ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/cigarettes-la-vera-storia-dellalbum-perduto-di-battiato/564611/|titolo=Cigarettes, la vera storia dell’album perduto di Battiato {{!}} Rolling Stone Italia|data=2021-06-12|lingua=it-IT|accesso=2021-10-28}}</ref>. Il disco, costituito da nove tracce, non vide mai la luce a causa dello scarso interesse dimostrato dalle case discografiche <ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/cigarettes-la-vera-storia-dellalbum-perduto-di-battiato/564611/|titolo=Cigarettes, la vera storia dell’album perduto di Battiato {{!}} Rolling Stone Italia|data=2021-06-12|lingua=it-IT|accesso=2021-10-28}}</ref>. Nel 1978 il duo produce il 33 giri di Affredo Cohen ”[[Alfredo Cohen|Come barchette dentro un tram]],” mentre l’anno successivo compongono ”[[Alfredo Cohen|Valery]]” (archetipo di Alexanderplatz, poi affidata e portata al successo da Milva) e ”[[Alfredo Cohen|Roma]]”. Sempre nel 1978 Battiato e Pio curano gli arrangiamenti dello spettacolo teatrale di [[Giorgio Gaber]], ”[[Polli d’allevamento]]”, mentre nei primi mesi del 1979 esce ”[[Motore immobile (album)|Motore immobile]]”, primo [[album in studio]] di Pio, caratterizzato dallo stile sperimentale e meditativo tipico delle sue esibizioni dal vivo di quel periodo. Battiato e Pio tentano un approccio in prima persona alla musica leggera con il singolo ”[[Adieu/San Marco]]”, pubblicando il disco col falso nome “Astra” sulla cui copertina è presente una foto del figlio di Giusto Pio, Stefano, studente di violino a [[Gran Teatro La Fenice|La Fenice]] di Venezia,<ref name=”:4″ /> incaricato poi di partecipare a tutte le iniziative promozionali collegate al disco. ”Adieu” verrà interpretata col nome ”Canterai se canterò” da [[Catherine Spaak]] e infine da [[Milva]] col titolo ”[[Svegliando l’amante che dorme|Una storia inventata]]”, portandola al successo. Nel settembre 1979, esce il primo LP di musica pop di Battiato, ”[[L’era del cinghiale bianco]]”, che ottiene un discreto riscontro commerciale. I consensi aumentano col successivo ”[[Patriots (album)|Patriots]]”. Sempre nello stesso anno è coautore dell’album ”[[Capo Nord (album)|Capo nord]]” di [[Alice (cantante)|Alice]] contenente il primo vero successo commerciale firmato Battiato-Pio: ”[[Il vento caldo dell’estate]]”. Ulteriore conferma arrivò nel 1981 con ”[[La voce del padrone (album)|La voce del padrone]]”, pietra miliare della musica leggera italiana,<ref>{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/pietremiliari_ita/battiato_lavocedelpadrone.htm|titolo=Franco Battiato – La voce del padrone :: Le Pietre Miliari di OndaRock|sito=OndaRock|lingua=it|accesso=2021-10-15}}</ref> che decretò l’abilità compositiva dei due: fu infatti il primo [[long playing]] a superare il traguardo del milione di copie vendute in Italia. Tra i brani entrati nella cultura popolare si ricorda; ”[[La voce del padrone (album)|Centro di gravità permanente]], [[La voce del padrone (album)|Cuccurucucu]], [[Bandiera bianca/Summer on a Solitary Beach|Bandiera bianca]]”. Il disco restò al primo posto in classifica per diciotto settimane non consecutive fino all’ottobre del 1982 per cedere il posto al successivo album ”L’arca di Noè”. Da questo periodo in avanti la collaborazione tra i due musicisti portò a inanellare continui successi: compongono e producono l’album ”[[Alice (Alice)|Alice]],” contenente ”[[Per Elisa (Alice)|Per Elisa]]”, brano vincitore del [[festival di Sanremo 1981]]; oltre a questo, un altro grande successo fu ”[[Alice (Alice)|Una notte speciale]]”, che entrò in classifica in Germania restandoci per due anni<ref>{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/italia/alice.htm|titolo=Alice – biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :|sito=OndaRock|lingua=it|accesso=2021-09-06}}</ref>. È la volta poi di ”[[Energie (Giuni Russo)|Energie]]” pubblicato nell’ottobre [[1981]] per [[Giuni Russo]] diventato anche questo pietra miliare della musica italiana<ref>{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/pietremiliari_ita/1981_giunirusso.htm|titolo=Giuni Russo – Energie :: Le Pietre Miliari di OndaRock|sito=OndaRock|lingua=it|accesso=2021-09-06}}</ref>. Nello stesso anno Pio abbandona definitivamente il suo posto in RAI<ref name=”:1″ /> per dedicarsi completamente alla musica leggera, pubblicando l’anno seguente ”[[Legione straniera (album)|Legione straniera]]”, album di pop strumentale per cui viene realizzato anche un videoclip del brano principale. A quest’ultimo seguirà un secondo singolo ”Ostinato,” utilizzato come sigla del programma televisivo ”[[Sereno variabile]]”. Eseguirà le musiche di questo disco come apri concerto della tournée de ”La voce del padrone”.<ref name=”:1″ /> [[File:Giusto Pio 1980.jpg|miniatura|260x260px|Giusto Pio e Franco Battiato negli anni ’80.]]
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A metà degli anni ’70 comincia a dare lezioni di violino al musicista d’avanguardia [[Franco Battiato]], presentatogli dal pianista [[Antonio Ballista]]. I due diventano in breve tempo amici, accomunati da uno stesso modo di intendere la musica. Entrambi provano una certa avversione verso la rigidità degli schemi che si applicano nell’interpretazione della musica classica.<ref name=”:3″>{{Cita pubblicazione|url=https://digilander.libero.it/giustopio/cella.htm|autore=Carlo Cella|titolo=Vivere in un museo. Intervista con Giusto Pio|anno=1981|rivista=Musik Mag|numero=supplemento al n. 21 di Superstereo|accesso=11 ottobre 2019}}</ref> Fra le prime collaborazioni del duo si ricorda il singolo di [[Ombretta Colli]] ”Pop Star”/”La solfa del destino,” nel quale seppur non accreditati su disco, collaborano agli arrangiamenti, musiche e testi<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/cigarettes-la-vera-storia-dellalbum-perduto-di-battiato/564611/|titolo=Cigarettes, la vera storia dell’album perduto di Battiato {{!}} Rolling Stone Italia|data=2021-06-12|lingua=it-IT|accesso=2021-10-28}}</ref> . Nello stesso periodo producono l’album ”[[Juke Box (Franco Battiato)|Juke Box]]”, in cui Pio suona nei brani ”Martyre Cèleste” e ”Telegrafi”. Pio comincia anche a esibirsi dal vivo con improvvisazioni al violino in coppia con Battiato, eseguendo composizioni come ”Nevrastenia”. Nel confrontare queste nuove esperienze con le precedenti in ambito orchestrale, Giusto Pio afferma: «Il triste del far musica consiste nel suonare quello che vogliono gli altri, quando vogliono gli altri, come vogliono gli altri. Qui invece suono quello che voglio io, quando voglio io, come voglio io. Là mi considerano solo se sbaglio, stecco, non intono, fischio. Qui la gente ascolta quello che ho da dire. Non mi sembra di essere un acrobata del circo equestre che per il piacere degli altri cammina su un filo ed ha paura di cadere.»<ref name=”:3″ /> Per diversi anni, Battiato e Pio saranno in strettissima collaborazione, componendo, arrangiando e registrando insieme quasi tutti i progetti a cui prendono parte. I due condivideranno anche l’interesse per la dottrina filosofico-esoterica di [[Georges Ivanovič Gurdjieff|Gurdjieff]], appresa da Pio con la frequentazione di corsi tenuti a Milano da [[Henri Thomasson]].<ref name=”:5″ /> In quegli anni Pio e Battiato realizzarono un disco, tutt’ora inedito, al cui progetto partecipò anche [[Juri Camisasca]], sotto la produzione di ”[[Angelo Carrara]]”, menzionato come ”Cigarettes”, del quale ben poco si conosce, se non che due brani dell’album, ”Halley e Capitano Nemo”, furono inseriti nell’LP ”Note” pubblicato nel 1987 <ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/cigarettes-la-vera-storia-dellalbum-perduto-di-battiato/564611/|titolo=Cigarettes, la vera storia dell’album perduto di Battiato {{!}} Rolling Stone Italia|data=2021-06-12|lingua=it-IT|accesso=2021-10-28}}</ref>. Il disco, costituito da nove tracce, non vide mai la luce, probabilmente a causa dello scarso interesse dimostrato dalle case discografiche <ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/cigarettes-la-vera-storia-dellalbum-perduto-di-battiato/564611/|titolo=Cigarettes, la vera storia dell’album perduto di Battiato {{!}} Rolling Stone Italia|data=2021-06-12|lingua=it-IT|accesso=2021-10-28}}</ref>. Nel 1978 il duo produce il 33 giri di Affredo Cohen ”[[Alfredo Cohen|Come barchette dentro un tram]],” mentre l’anno successivo compongono ”[[Alfredo Cohen|Valery]]” (archetipo di Alexanderplatz, poi affidata e portata al successo da Milva) e ”[[Alfredo Cohen|Roma]]”. Sempre nel 1978 Battiato e Pio curano gli arrangiamenti dello spettacolo teatrale di [[Giorgio Gaber]], ”[[Polli d’allevamento]]”, mentre nei primi mesi del 1979 esce ”[[Motore immobile (album)|Motore immobile]]”, primo [[album in studio]] di Pio, caratterizzato dallo stile sperimentale e meditativo tipico delle sue esibizioni dal vivo di quel periodo. Battiato e Pio tentano un approccio in prima persona alla musica leggera con il singolo ”[[Adieu/San Marco]]”, pubblicando il disco col falso nome “Astra” sulla cui copertina è presente una foto del figlio di Giusto Pio, Stefano, studente di violino a [[Gran Teatro La Fenice|La Fenice]] di Venezia,<ref name=”:4″ /> incaricato poi di partecipare a tutte le iniziative promozionali collegate al disco. ”Adieu” verrà interpretata col nome ”Canterai se canterò” da [[Catherine Spaak]] e infine da [[Milva]] col titolo ”[[Svegliando l’amante che dorme|Una storia inventata]]”, portandola al successo. Nel settembre 1979, esce il primo LP di musica pop di Battiato, ”[[L’era del cinghiale bianco]]”, che ottiene un discreto riscontro commerciale. I consensi aumentano col successivo ”[[Patriots (album)|Patriots]]”. Sempre nello stesso anno è coautore dell’album ”[[Capo Nord (album)|Capo nord]]” di [[Alice (cantante)|Alice]] contenente il primo vero successo commerciale firmato Battiato-Pio: ”[[Il vento caldo dell’estate]]”. Ulteriore conferma arrivò nel 1981 con ”[[La voce del padrone (album)|La voce del padrone]]”, pietra miliare della musica leggera italiana,<ref>{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/pietremiliari_ita/battiato_lavocedelpadrone.htm|titolo=Franco Battiato – La voce del padrone :: Le Pietre Miliari di OndaRock|sito=OndaRock|lingua=it|accesso=2021-10-15}}</ref> che decretò l’abilità compositiva dei due: fu infatti il primo [[long playing]] a superare il traguardo del milione di copie vendute in Italia. Tra i brani entrati nella cultura popolare si ricorda; ”[[La voce del padrone (album)|Centro di gravità permanente]], [[La voce del padrone (album)|Cuccurucucu]], [[Bandiera bianca/Summer on a Solitary Beach|Bandiera bianca]]”. Il disco restò al primo posto in classifica per diciotto settimane non consecutive fino all’ottobre del 1982 per cedere il posto al successivo album ”L’arca di Noè”. Da questo periodo in avanti la collaborazione tra i due musicisti portò a inanellare continui successi: compongono e producono l’album ”[[Alice (Alice)|Alice]],” contenente ”[[Per Elisa (Alice)|Per Elisa]]”, brano vincitore del [[festival di Sanremo 1981]]; oltre a questo, un altro grande successo fu ”[[Alice (Alice)|Una notte speciale]]”, che entrò in classifica in Germania restandoci per due anni<ref>{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/italia/alice.htm|titolo=Alice – biografia, recensioni, streaming, discografia, foto :|sito=OndaRock|lingua=it|accesso=2021-09-06}}</ref>. È la volta poi di ”[[Energie (Giuni Russo)|Energie]]” pubblicato nell’ottobre [[1981]] per [[Giuni Russo]] diventato anche questo pietra miliare della musica italiana<ref>{{Cita web|url=https://www.ondarock.it/pietremiliari_ita/1981_giunirusso.htm|titolo=Giuni Russo – Energie :: Le Pietre Miliari di OndaRock|sito=OndaRock|lingua=it|accesso=2021-09-06}}</ref>. Nello stesso anno Pio abbandona definitivamente il suo posto in RAI<ref name=”:1″ /> per dedicarsi completamente alla musica leggera, pubblicando l’anno seguente ”[[Legione straniera (album)|Legione straniera]]”, album di pop strumentale per cui viene realizzato anche un videoclip del brano principale. A quest’ultimo seguirà un secondo singolo ”Ostinato,” utilizzato come sigla del programma televisivo ”[[Sereno variabile]]”. Eseguirà le musiche di questo disco come apri concerto della tournée de ”La voce del padrone”.<ref name=”:1″ /> [[File:Giusto Pio 1980.jpg|miniatura|260x260px|Giusto Pio e Franco Battiato negli anni ’80.]]
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Compone con Battiato i pezzi per l’album ”[[Milva e dintorni]]” fra i quali spicca la splendida ”[[Alexander Platz (brano musicale)|Alexanderplatz]]”, divenuto un grande successo della cantante. Collabora anche al disco ”[[Azimut (Alice)|Azimut]]” di Alice componendo con Battiato un altro grande successo: ”[[Messaggio (singolo)|Messaggio]]”. È la volta poi di ”[[Un’estate al mare/Bing Bang Being|Un’estate al mare]]:” entrò in classifica il 7 agosto [[1982]] per restarci fino al 20 novembre dello stesso anno, salendo di giorno in giorno fino ai vertici della Top Ten. Compone con Battiato, ”[[L’arca di Noè (Franco Battiato)|L’arca di Noè]]”, che superò presto il mezzo milione di dischi, portandosi in prima posizione della classifica; tra i brani più significativi: ”[[L’arca di Noè (Franco Battiato)|Radio Varsavia]]” e ”[[Voglio vederti danzare]]”. Nel 1983 esce l’album ”[[Restoration (Giusto Pio)|Restoration]]”, dalle sonorità più elettroniche rispetto al precedente, ottenendo ottimi riscontri. Il disco contiene, tra gli altri, anche il brano ”[[Farida|Rodolfo Valentino]]” proposto lo stesso anno alla cantante [[Farida]] che lo incise assieme ad ”[[Farida|Oceano Indiano]]” per il relativo singolo”.” Parallelamente esce ”[[Orizzonti perduti (album)|Orizzonti perduti]]” e partecipa poi al disco [[Vox (album Giuni Russo)|”Vox”]], di Giuni Russo, firmando con Battiato il singolo ”[[Good Good Bye/Post moderno]]”. Per Sibilla compone ”[[Sibilla (cantante)|Oppio]]”, portata a [[Festival di Sanremo 1983|Sanremo 1983]], oltre ai brani ”Sud Africa, Alta tensione, Svegliami e Sex appeal to Europe”, i quali dovevano far parte, con ”Plaisir d’amour” di un album prodotto dal duo Battiato-Pio, ma mai realizzato a causa dal calo di interesse del pubblico per la cantante, dovuto probabilmente all’esecuzione poco soddisfacente di Sanremo (forse imputabile ad un disguido tecnico)<ref>{{Cita libro|nome=Marcello|cognome=Giannotti|titolo=L’enciclopedia di Sanremo: 55 anni di storia del festival dalla A alla Z|url=https://books.google.it/books?id=o1HE8o8RTXgC&pg=PA165&lpg=PA165&dq=&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=2021-09-06|data=2005|editore=Gremese Editore|lingua=it|ISBN=978-88-8440-379-7}}</ref>. Nell’aprile dell’84 Alice e Battiato rappresentarono l’Italia all'[[Eurovision Song Contest 1984|Eurofestival]] con il brano ”I treni di Tozeur”, ottenendo il quinto posto; il brano venne pubblicato nel singolo ”[[I treni di Tozeur/Le biciclette di Forlì]]” che entrò nell’hit parade di diversi paesi europei, raggiungendo la terza posizione della classifica italiana. Nello stesso periodo Pio e Battiato collaborano al disco ”[[Una donna tutta sbagliata (album)|Una donna tutta sbagliata]]” di [[Ombretta Colli]], poco dopo esce il singolo ”Auto-motion” utilizzato come sigla per il programma di divulgazione scientifica ”Chip”.
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Compone con Battiato i pezzi per l’album ”[[Milva e dintorni]]” fra i quali spicca la splendida ”[[Alexander Platz (brano musicale)|Alexanderplatz]]”, divenuto un grande successo della cantante. Collabora anche al disco ”[[Azimut (Alice)|Azimut]]” di Alice componendo con Battiato un altro grande successo: ”[[Messaggio (singolo)|Messaggio]]”. È la volta poi di ”[[Un’estate al mare/Bing Bang Being|Un’estate al mare]]:” entrò in classifica il 7 agosto [[1982]] per restarci fino al 20 novembre dello stesso anno, salendo di giorno in giorno fino ai vertici della Top Ten. Compone con Battiato, ”[[L’arca di Noè (Franco Battiato)|L’arca di Noè]]”, che superò presto il mezzo milione di dischi, portandosi in prima posizione della classifica; tra i brani più significativi: ”[[L’arca di Noè (Franco Battiato)|Radio Varsavia]]” e ”[[Voglio vederti danzare]]”. Nel 1983 esce l’album ”[[Restoration (Giusto Pio)|Restoration]]”, dalle sonorità più elettroniche rispetto al precedente, ottenendo ottimi riscontri. Il disco contiene, tra gli altri, anche il brano ”[[Farida|Rodolfo Valentino]]” proposto lo stesso anno alla cantante [[Farida]] che lo incise assieme ad ”[[Farida|Oceano Indiano]]” per il relativo singolo”.” Parallelamente esce ”[[Orizzonti perduti (album)|Orizzonti perduti]]” e partecipa poi al disco [[Vox (album Giuni Russo)|”Vox”]], di Giuni Russo, firmando con Battiato il singolo ”[[Good Good Bye/Post moderno]]”. Per Sibilla compone ”[[Sibilla (cantante)|Oppio]]”, portata a [[Festival di Sanremo 1983|Sanremo 1983]], oltre ai brani ”Sud Africa, Alta tensione, Svegliami e Sex appeal to Europe”, i quali dovevano far parte, con ”Plaisir d’amour” di un album prodotto dal duo Battiato-Pio, ma mai realizzato a causa dal calo di interesse del pubblico per la cantante, dovuto probabilmente all’esecuzione poco soddisfacente di Sanremo (forse imputabile ad un disguido tecnico)<ref>{{Cita libro|nome=Marcello|cognome=Giannotti|titolo=L’enciclopedia di Sanremo: 55 anni di storia del festival dalla A alla Z|url=https://books.google.it/books?id=o1HE8o8RTXgC&pg=PA165&lpg=PA165&dq=&hl=it#v=onepage&q&f=false|accesso=2021-09-06|data=2005|editore=Gremese Editore|lingua=it|ISBN=978-88-8440-379-7}}</ref>. Nell’aprile dell’84 Alice e Battiato rappresentarono l’Italia all'[[Eurovision Song Contest 1984|Eurofestival]] con il brano ”I treni di Tozeur”, ottenendo il quinto posto; il brano venne pubblicato nel singolo ”[[I treni di Tozeur/Le biciclette di Forlì]]” che entrò nell’hit parade di diversi paesi europei, raggiungendo la terza posizione della classifica italiana. Nello stesso periodo Pio e Battiato collaborano al disco ”[[Una donna tutta sbagliata (album)|Una donna tutta sbagliata]]” di [[Ombretta Colli]], poco dopo esce il singolo ”Auto-motion” utilizzato come sigla per il programma di divulgazione scientifica ”Chip”.
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