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Biografia


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== Biografia ==
== Biografia ==
Ugo Giachery era di origini siciliane, in quanto nato a Palermo, il 13 maggio 1896.
Dopo la [[prima guerra mondiale]] si trasferì negli [[Stati Uniti d’America|U.S.A.]] dove abbracciò la Fede [[bahá’í]]; nel [[1947]] rientrò con la moglie a [[Roma]]. Dal [[1948]], sotto la guida di Shoghi Effendi, curò la fornitura dei marmi dall'[[Italia]] per il completamento del santuario del [[Báb]] sul [[Monte Carmelo]] ad [[Haifa]], per abbellire e mettere in risalto la costruzione eretta da [[‘Abdu’l-Bahá]], e altre strutture del [[Centro mondiale Bahá’í]]. Nel dicembre [[1951]] fu nominato [[Mano della Causa di Dio]] da [[Shoghi Effendi]], che lo chiamò anche a far parte del Consiglio Internazionale Bahá’í.
In gioventù il giovane Giachery studiò l’inglese, una lingua che di fatto avrebbe influenzato il corso della sua vita. Conseguì tre livelli formali di istruzione; i primi due presso il Reale Istituto Tecnico di Palermo e il terzo, la laurea in Chimica, presso la Reale Università di Palermo. Assolse il servizio militare nel Reggimento delle Guardie dei Granatieri del Re d’Italia.
Tradusse diversi testi Bahai in [[lingua italiana|italiano]].
Dopo la [[prima guerra mondiale]] si trasferì negli [[Stati Uniti d’America|U.S.A.]] dove abbracciò la Fede [[bahá’í]] e dove il 24 febbraio 1926 sposò Angeline Westergren, una baha’i e valente violinista di origini svedesi. Nel 1947 con la moglie decisero di tornare in Italia, a [[Roma]].
Dal [[1948]], sotto la guida di Shoghi Effendi, curò la fornitura dei marmi dall'[[Italia]] per il completamento della sovrastruttura del santuario del [[Báb]] sul [[Monte Carmelo]] ad [[Haifa]], per abbellire e mettere in risalto la primaria costruzione eretta da [[‘Abdu’l-Bahá]], e altre costruzioni del [[Centro mondiale Bahá’í]]. Nel dicembre [[1951]] fu nominato [[Mano della Causa di Dio]] da [[Shoghi Effendi]], che nel marzo del 1952 lo chiamò anche a far parte del Consiglio Internazionale Bahá’í.
Fu chiamato ad essere il portavoce di Shoghi Effendi in più occasioni di Conferenze Intercontinentali, e viaggiò in vari Stati del mondo per diffondere la conoscenza della Fede baha’i.
Fu proprio durante un viaggio nell’area del Pacifico che si spinse fino alle isole di Samoa, dove nel mese di ottobre del 1967 presentò “La Proclamazione di Baha’u’llah” al Re delle Samoa occidentali, Sua Altezza Malietoa Tanumafili II che nell’anno seguente dichiarò di riconoscersi come credente nella Fede di Baha’u’llah. Il 9 aprile 1968, su richiesta della Casa Universale di Giustizia, presentò “La Proclamazione di Baha’u’llah” al Vaticano, tramite il Cardinale Paolo Morella.
Scrisse molti articoli sia in inglese che in italiano sulla Fede baha’i e tradusse diversi testi Bahai in [[lingua italiana|italiano]].
Nel 1975 la Casa Universale di Giustizia diede l’annuncio ufficiale che sarebbero iniziati i lavori per la costruzione della Sua sede stabile sulle pendici del Monte Carmelo e il Dr. Giachery venne ancora coinvolto nell’attività di rappresentante baha’i con l'”Industrie Marmi Vicentini” che fu scelta nuovamente da tale Massima Istituzione baha’i per la fase di lavorazione e fornitura dei marmi occorrenti per ornare tale importante edificio. Nel 1981 accompagnò ad Haifa una buona parte delle maestranze degli scalpellini di Chiampo, assieme al presidente dell’Azienda vicentina, il conte Paolo Marzotto, che avevano contribuito all’impresa, per ammirare quella costruzione sul Monte Carmelo ormai del tutto costruita.
Nel 1989, benché anziano e non in buona salute, tornò per un’ultima visita alle isole Samoa dove incontrò spesso Sua Altezza Malietoa Tanumafili II, ma quando preparava il suo ritorno in Europa le sue condizioni di salute subirono un improvviso peggioramento e, ricoverato in ospedale, lì trapassò la sera del 5 luglio 1989.
I suoi resti mortali riposano ad Apia, la Capitale di quel lontano stato insulare dell’Oceania.
==Note==
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