Ufficio degli Uditori
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=== Ufficio degli Uditori ===
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L’ufficio degli uditori si occupava della concessione di
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L’ufficio degli uditori si occupava della concessione di salvacondotti, della cittadinanza e della grazia. In quest’ultimo caso la deliberazione degli uditori era subordinata all’approvazione del Consiglio di Giustizia qualora si trattasse di un privato o di una causa privata, del Consiglio segreto qualora fosse materia di interesse statale o di natura fiscale. Il duca talvolta se ne serviva per concludere rapidamente una causa sottraendola alle magistrature ordinarie. Sotto [[Ludovico il Moro]] divenne un’entità autonoma a cui vennero affidate le cause di natura finanziaria (confische, condanne fiscali). Gli uditori venivano scelti dal duca tra i giureconsulti del Consiglio Segreto e dalla Duchessa tra venti esperti di diritto provenienti da tutte le città del Ducato e che in precedenza avevano ricoperto la carica di avvocato fiscale, podestà, giureconsulto, vicario o procuratore. La carica aveva durata temporanea a discrezione del duca.
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=== Cancelleria ===
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