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[[File:Degas – Hilaire de Gas.jpg|thumb|verticale=1.2|Edgar Degas, ”Ritratto di Hilaire De Gas”, 1857, olio su tela, 53×41 cm, [[Museo d’Orsay]], Parigi]]
[[File:Degas – Hilaire de Gas.jpg|thumb|verticale=1.2|Edgar Degas, ”Ritratto di Hilaire De Gas”, 1857, olio su tela, 53×41 cm, [[Museo d’Orsay]], Parigi]]
Degas inaugurò questo suo personalissimo ”grand tour” a Napoli, dove sbarcò il 17 luglio 1856. Nella città partenopea l’artista ebbe modo di ricongiungersi con il nonno René Hilaire, che lo ospitò nella sua vasta dimora, palazzo Pignatelli di Monteleone: il viaggio in Italia, oltre a un’inestimabile opportunità formativa, era infatti anche un modo per ricongiungersi con i familiari, in parte residenti a Napoli, in parte a Firenze. Napoli, città esuberante e vivace, che offriva un clima splendidamente mediterraneo, serbava all’epoca non solo un grande fervore culturale, ma anche una vasta gamma di divertimenti pittoreschi, gastronomici e carnali.<ref group=N>Eloquenti le testimonianze di Gustave Coquiot, Flaubert e Guy de Maupassant, che riportiamo di seguito:
Degas inaugurò questo suo personalissimo ”grand tour” a Napoli, dove sbarcò il 17 luglio 1856. Nella città partenopea l’artista ebbe modo di ricongiungersi con il nonno René Hilaire, che lo ospitò nella sua vasta dimora, palazzo Pignatelli di Monteleone: il viaggio in Italia, oltre a un’inestimabile opportunità formativa, era infatti anche un modo per ricongiungersi con i familiari, in parte residenti a Napoli, in parte a Firenze. Napoli, città esuberante e vivace, che offriva un clima splendidamente mediterraneo, serbava all’epoca non solo un grande fervore culturale, ma una vasta gamma di divertimenti pittoreschi, gastronomici e carnali.<ref group=N>Eloquenti le testimonianze di Gustave Coquiot, Flaubert e Guy de Maupassant, che riportiamo di seguito:
{{citazione|A quell’epoca, 1856, nessun esercito della salvezza, nessuno scandalo aveva ridotto la brulicante prostituzione della città sudiciona. Il sesso folleggiava in piena esultanza|Gustave Coquiot}} {{citazione|Napoli è un soggiorno delizioso (frammento di una lettera alla madre del 1851). Le donne escono senza cappello in vettura, con dei fiori nei capelli e hanno tutte l’aria sfrontata. Ma non è che l’aria.(si veda in R. Spinillo, Degas e Napoli, cit. pp. 61,62,63) A Chiaia (Chiaia è una grande passeggiata fiancheggiata da castagni verdi, in riva al mare, alberi a pergolato e mormorio di flutti) le venditrici di violette vi mettono a forza i mazzetti all’occhiello. Bisogna maltrattarle perché vi lascino tranquillo […] Bisogna andare a Napoli per ritemprarsi di giovinezza, per amare la vita. Lo stesso sole se n’è innamorato|Flaubert}} {{citazione|Napoli si sveglia sotto un sole sfolgorante… Per le sue strade … Comincia a brulicare la popolazione che si muove, gesticola, grida, sempre eccitata e febbrile, rendendo unica questa città così gaia … Lungo i moli le donne, le ragazze, vestite di abiti rosa o verde, il cui orlo bigio è limato al contatto con i marciapiedi , il seno avvolto in sciarpe rosse, azzurre, di tutti i colori più stridenti e più inattesi, chiamano il passante per offrirgli ostriche fresche, ricci e frutti di mare, bibite di ogni sorta e arance, nespole del Giappone, ciliegie …}}</ref> Degas, tuttavia, conduceva una vita ascetica, totalmente dedicata all’arte, e pertanto consacrò il suo soggiorno napoletano al perfezionamento della sua pittura. Notevole, in tal senso, il ”[[Ritratto di Hilaire De Gas]]”, opera raffigurante proprio il nonno che si può considerare a pieno titolo il primo cimento artistico di rilievo del giovane Degas.
{{citazione|A quell’epoca, 1856, nessun esercito della salvezza, nessuno scandalo aveva ridotto la brulicante prostituzione della città sudiciona. Il sesso folleggiava in piena esultanza|Gustave Coquiot}} {{citazione|Napoli è un soggiorno delizioso (frammento di una lettera alla madre del 1851). Le donne escono senza cappello in vettura, con dei fiori nei capelli e hanno tutte l’aria sfrontata. Ma non è che l’aria.(si veda in R. Spinillo, Degas e Napoli, cit. pp. 61,62,63) A Chiaia (Chiaia è una grande passeggiata fiancheggiata da castagni verdi, in riva al mare, alberi a pergolato e mormorio di flutti) le venditrici di violette vi mettono a forza i mazzetti all’occhiello. Bisogna maltrattarle perché vi lascino tranquillo […] Bisogna andare a Napoli per ritemprarsi di giovinezza, per amare la vita. Lo stesso sole se n’è innamorato|Flaubert}} {{citazione|Napoli si sveglia sotto un sole sfolgorante… Per le sue strade … Comincia a brulicare la popolazione che si muove, gesticola, grida, sempre eccitata e febbrile, rendendo unica questa città così gaia … Lungo i moli le donne, le ragazze, vestite di abiti rosa o verde, il cui orlo bigio è limato al contatto con i marciapiedi , il seno avvolto in sciarpe rosse, azzurre, di tutti i colori più stridenti e più inattesi, chiamano il passante per offrirgli ostriche fresche, ricci e frutti di mare, bibite di ogni sorta e arance, nespole del Giappone, ciliegie …}}</ref> Degas, tuttavia, conduceva una vita ascetica, totalmente dedicata all’arte, e pertanto consacrò il suo soggiorno napoletano al perfezionamento della sua pittura. Notevole, in tal senso, il ”[[Ritratto di Hilaire De Gas]]”, opera raffigurante proprio il nonno che si può considerare a pieno titolo il primo cimento artistico di rilievo del giovane Degas.