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Cardinalato e ministero episcopale

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[[Papa Innocenzo XI]] lo creò e pubblicò [[cardinale]] nel [[Concistori di papa Innocenzo XI#2 settembre 1686 (II)|concistoro del 2 settembre 1686]], all’età di soli trentotto anni, concedendogli allo stesso tempo la dispensa per non aver ancora ricevuto gli ordini minori al momento della sua promozione; il 30 settembre successivo gli vennero conferiti la berretta cardinalizia e la [[Santa Maria in Aquiro (diaconia)|diaconia di Santa Maria in Aquiro]], vacante dal 12 maggio [[1682]], giorno della morte del cardinale [[Michelangelo Ricci]], segretario emerito della [[Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie]]. Poco dopo, ricevette gli [[ordini minori]] il 19 ottobre ed il [[Suddiacono|suddiaconato]] il 20 ottobre; il 27 ottobre venne ordinato [[diacono]] ed infine ricevette l'[[Ordinazione presbiterale nel Rito romano della Chiesa cattolica|ordinazione sacerdotale]] il 28 ottobre [[1686]].
[[Papa Innocenzo XI]] lo creò e pubblicò [[cardinale]] nel [[Concistori di papa Innocenzo XI#2 settembre 1686 (II)|concistoro del 2 settembre 1686]], all’età di soli trentotto anni, concedendogli allo stesso tempo la dispensa per non aver ancora ricevuto gli ordini minori al momento della sua promozione; il 30 settembre successivo gli vennero conferiti la berretta cardinalizia e la [[Santa Maria in Aquiro (diaconia)|diaconia di Santa Maria in Aquiro]], vacante dal 12 maggio [[1682]], giorno della morte del cardinale [[Michelangelo Ricci]], segretario emerito della [[Congregazione per le indulgenze e le sacre reliquie]]. Poco dopo, ricevette gli [[ordini minori]] il 19 ottobre ed il [[Suddiacono|suddiaconato]] il 20 ottobre; il 27 ottobre venne ordinato [[diacono]] ed infine ricevette l'[[Ordinazione presbiterale nel Rito romano della Chiesa cattolica|ordinazione sacerdotale]] il 28 ottobre [[1686]].
Il 7 luglio [[1687]] il papa lo nominò, trentanovenne, [[arcivescovo metropolita]] di [[Arcidiocesi di Capua|Capua]]; succedette a [[Giovanni Antonio Melzi]], deceduto il 6 aprile precedente dopo ventisei anni di governo pastorale. La diocesi consentiva delle cospicue rendite, si trovava vicino [[Napoli]] ed era ben collegata a Roma. Ricevette la [[Ordinazione episcopale nel Rito romano della Chiesa cattolica|consacrazione episcopale]] il 9 novembre successivo, nella [[Chiesa Nuova (Roma)|chiesa di Santa Maria in Vallicella]] a [[Roma]], per imposizione delle mani del cardinale [[Gaspare Carpegna]], [[Vicario generale per la diocesi di Roma|vicario generale]] di [[Sua Santità]] per la [[diocesi di Roma]], assistito dai co-consacranti monsignori [[Francesco Casati]], [[arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Trebisonda|Trebisonda]], e [[Prospero Bottini]], arcivescovo titolare di [[Arcidiocesi di Mira|Mira]].
Il 7 luglio [[1687]] il papa lo nominò, trentanovenne, [[arcivescovo metropolita]] di [[Arcidiocesi di Capua|Capua]]; succedette a [[Giovanni Antonio Melzi]], deceduto il 6 aprile precedente dopo ventisei anni di governo pastorale. La diocesi consentiva delle cospicue rendite, si trovava vicino [[Napoli]] ed era ben collegata a Roma. Ricevette la [[Ordinazione episcopale nel Rito romano della Chiesa cattolica|consacrazione episcopale]] il 9 novembre successivo, nella [[Chiesa Nuova (Roma)|chiesa di Santa Maria in Vallicella]] a [[Roma]], per imposizione delle mani del cardinale [[Gaspare Carpegna]], [[Vicario generale per la diocesi di Roma|vicario generale]] di [[Sua Santità]] per la [[diocesi di Roma]], assistito dai co-consacranti monsignori [[Francesco Casati (arcivescovo)|Francesco Casati]], [[arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Trebisonda|Trebisonda]], e [[Prospero Bottini]], arcivescovo titolare di [[Arcidiocesi di Mira|Mira]].
Il 17 maggio [[1688]] optò per la [[San Giorgio in Velabro (diaconia)|diaconia di San Giorgio in Velabro]], lasciata vacante dal cardinale [[Fulvio Astalli]], trasferito contestualmente alla [[Santa Maria in Cosmedin (diaconia)|diaconia di Santa Maria in Cosmedin]].
Il 17 maggio [[1688]] optò per la [[San Giorgio in Velabro (diaconia)|diaconia di San Giorgio in Velabro]], lasciata vacante dal cardinale [[Fulvio Astalli]], trasferito contestualmente alla [[Santa Maria in Cosmedin (diaconia)|diaconia di Santa Maria in Cosmedin]].