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inserisco ritratto del santo

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{{Santo
{{Santo
|nome= San Baudolino
|nome = San Baudolino
|immagine=Sarcofago san Baudolino.JPG
|immagine = San Baudolino in abiti vescovili.jpg
|didascalia=<small>Edicola con il sarcofago di san Baudolino posto sopra l’altare. Cattedrale di Alessandria</small>
|didascalia = <small>[[Luigi Morgari]], San Baudolino in abiti vescovili, 1896.</small>
|note= eremita
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|nato= [[Villa del Foro|Foro]] [[712]]
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|morto= [[Villa del Foro|Foro]] [[744]]
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|venerato da= Chiesa cattolica
|venerato da = Chiesa cattolica
|beatificazione= [[XII secolo]] circa
|beatificazione = [[XII secolo]] circa
|canonizzazione= precanonizzazione
|canonizzazione = precanonizzazione
|santuario principale= Chiesa di San Baudolino, Alessandria
|santuario principale = Chiesa di San Baudolino, Alessandria
|ricorrenza= [[10 novembre]]
|ricorrenza = [[10 novembre]]
|attributi= bastone pastorale
|attributi = bastone pastorale
|patrono di= [[Alessandria]]
|patrono di = [[Alessandria]]
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{{Bio
{{Bio
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== Biografia ==
== Biografia ==
[[File:Sarcofago san Baudolino.JPG|sinistra|miniatura|Edicola con il sarcofago di san Baudolino posto sopra l’altare, nella [[cattedrale di Alessandria]].]]
Secondo la testimonianza del monaco benedettino [[Paolo Diacono]], Baudolino (Baudilio) visse al [[Villa del Foro|Foro]]<ref>[[Toponimo]] in seguito modificato in [[Villa del Foro]], una frazione del comune di Alessandria</ref>, sotto il [[regno longobardo]] di [[Liutprando]] ([[712]]-[[744]]). Era dotato del dono dei miracoli e della profezia. Sempre Paolo Diacono racconta, nella sua ”[[Historia Langobardorum]]”, un episodio a testimonianza dei doni soprannaturali di Baudolino. Durante una battuta di caccia nella ”Silva Urba”<ref>{{Cita web|url=http://www.alessandrianews.it/opinioni/intervistando-storia-sovrano-sezzadio-liutprando-re-longobardi-120301_p.html|titolo=Intervistando la storia. Un sovrano a Sezzadio: Liutprando, re dei Longobardi|autore=Andrea Scotto|sito=http://www.alessandrianews.it|editore=S.i.C. srl|data=9 novembre 2015|citazione=Baudolino non è il solo personaggio storico legato all’antica “Silva Urba”, riserva di caccia dei re longobardi, situata dove oggi sorgono Alessandria, [[Ovada]] e [[Novi Ligure]]|accesso=3 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306013021/http://www.alessandrianews.it/opinioni/intervistando-storia-sovrano-sezzadio-liutprando-re-longobardi-120301_p.html|dataarchivio=6 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref> il nipote di Liutprando [[Anfuso]] fu erroneamente colpito, e il re mandò un messo a chiamare Baudolino affinché gli prestasse le cure necessarie. Nel frattempo Anfuso morì e quando il messo giunse dall’eremita questi affermò di sapere già tutto e di non poter fare più niente perché il giovane era già spirato.
Secondo la testimonianza del monaco benedettino [[Paolo Diacono]], Baudolino (Baudilio) visse al [[Villa del Foro|Foro]]<ref>[[Toponimo]] in seguito modificato in [[Villa del Foro]], una frazione del comune di Alessandria</ref>, sotto il [[regno longobardo]] di [[Liutprando]] ([[712]]-[[744]]). Era dotato del dono dei miracoli e della profezia. Sempre Paolo Diacono racconta, nella sua ”[[Historia Langobardorum]]”, un episodio a testimonianza dei doni soprannaturali di Baudolino. Durante una battuta di caccia nella ”Silva Urba”<ref>{{Cita web|url=http://www.alessandrianews.it/opinioni/intervistando-storia-sovrano-sezzadio-liutprando-re-longobardi-120301_p.html|titolo=Intervistando la storia. Un sovrano a Sezzadio: Liutprando, re dei Longobardi|autore=Andrea Scotto|sito=http://www.alessandrianews.it|editore=S.i.C. srl|data=9 novembre 2015|citazione=Baudolino non è il solo personaggio storico legato all’antica “Silva Urba”, riserva di caccia dei re longobardi, situata dove oggi sorgono Alessandria, [[Ovada]] e [[Novi Ligure]]|accesso=3 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306013021/http://www.alessandrianews.it/opinioni/intervistando-storia-sovrano-sezzadio-liutprando-re-longobardi-120301_p.html|dataarchivio=6 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref> il nipote di Liutprando [[Anfuso]] fu erroneamente colpito, e il re mandò un messo a chiamare Baudolino affinché gli prestasse le cure necessarie. Nel frattempo Anfuso morì e quando il messo giunse dall’eremita questi affermò di sapere già tutto e di non poter fare più niente perché il giovane era già spirato.