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Nuova pagina: {{Infobox militare |Nome =Carlo Citarella |Immagine = |Didascalia = |Soprannome = |Data_di_nascita =16 marzo 1899 |Nato_a = Messina |Data_di_morte =4 novembre 1918 |Morto_a =San Gervasio |Cause_della_morte =Ferite riportate in combattimento |Luogo_di_sepoltura = |Etnia = |Religione = |Nazione_servita ={{Bandiera|ITA 1861-1946}} Regno d'Italia |Forza_armata =Regio Esercito |Arma =Ar…

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{{Infobox militare
|Nome =Carlo Citarella
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|Data_di_nascita =16 marzo [[1899]]
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|Forza_armata =[[Regio Esercito]]
|Arma =[[Arma del Genio|Genio militare]]
|Corpo =[[Fanteria di marina]]
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =619ª Compagnia mitraglieri "Fiat", [[89º Reggimento fanteria "Salerno"]]
|Anni_di_servizio =1916-1919
|Grado = [[Sottotenente]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre =[[Prima guerra mondiale]]
|Campagne =
|Battaglie =[[Battaglia del solstizio]]<br/>[[Battaglia di Vittorio Veneto]]
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|Decorazioni =[[#Onorificenze|vedi qui]]
|Studi_militari =[[Accademia militare di Modena|Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria]] di [[Modena]]
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|Altro_campo =
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|Note =
|Ref = dati tratti da ”Combattenti Liberazione”<ref name="aw">{{Cita|Combattenti Liberazione||aw}}.</ref>
}}
{{Bio
|Nome =Carlo
|Cognome =Citarella
|Sesso = M
|LuogoNascita =Messina
|GiornoMeseNascita =16 marzo
|AnnoNascita = 1899
|LuogoMorte =San Gervasio
|GiornoMeseMorte =4 novembre
|AnnoMorte = 1918
|Epoca = 1900
|Attività = militare
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , decorato di [[medaglia d’oro al valor militare]] alla memoria nel corso della [[prima guerra mondiale]]<ref name=C8p204>{{Cita|Carolei, Greganti, Modica 1968|p. 202}}.</ref>
}}

==Biografia==
Nacque a Messina il 16 marzo 1899, figlio di Raffaele e Letteria Cacia.<ref name="aw"/> mentre era ancora studente dopo lo scoppio della guerra con l'[[Impero austro-ungarico]], il 24 maggio 1915, tentò di arruolarsi nel [[Regio Esercito]] per raggiungere la [[Fronte italiano (1915-1918)|zona di operazioni]], ma la domanda venne respinta a causa della sua giovane età. Nel febbraio 1917 fu chiamato a prestare servizio militare arruolato nel [[19º Reggimento fanteria "Brescia"]], dove fu promosso [[caporale]] e si distinse in combattimento tanto da essere destinato a frequentare un corso per allievi ufficiali di complemento presso la [[Accademia militare di Modena|Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria]] di [[Modena]].<ref name="aw"/> Al termine di esso, nell’agosto 1917, fu nominato aspirante ed assegnato al [[221º Reggimento fanteria "Jonio"|221º Reggimento fanteria]] della [[Brigata Jonio]] che raggiunse a Zenson sul [[Piave]]. Dietro sua domanda fu assegnato come comandante al 1° Reparto [[arditi]] reggimentale combattendo nella [[battaglia del solstizio]] (15-24 giugno) per l’occupazione dell’Argine Regio tra Fossalta e Casa Gradenigo con lo scopo di impossessarsi dell’ansa di Gonfo, e contrastando efficacemente il ritorno offensivo del nemico.<ref name="aw"/> Dopo l’inizio della [[battaglia di Vittorio Veneto]], il 29 ottobre oltrepassò il Piave a Romanziol superando la resistenza degli austriaci e lanciandosi all’inseguimento degli avversari.<ref name="aw"/> Il 2 novembre fece parte di una autocolonna formata da arditi e mitraglieri a cui era stato ordinato di occupare i ponti di Latisana, al fine di impedirne la distruzione, e quindi superare il [[Tagliamento]].<ref name=C8p173>{{Cita|Coltrinari, Ramaccia 2018|p. 173}}.</ref> Arrivati al torrente Stella si ebbe il primo combattimento a Precenicco, dove catturò con i suoi arditi il [[ponte]] con i difensori e le loro armi e munizioni, procedendo in direzione di San Giorgio di Nogaro impegnò combattimento a Cà Cossutto, nei pressi di San Gervasio, dove incontrò una forte resistenza sotto forma di nidi di [[mitragliatrice]].<ref name=C8p173/> Rimase ferito una prima volta alla gamba sinistra, ma continuò a combattere catturando un’arma, poi una seconda e infine una terza, con una raffica di mitragliatrice che gli squarciò l’addome.<ref name=C8p173/> Morì poco tempo dopo presso la 74ª Sezione Sanità, continuando fino all’ultimo istante ad incitare i suoi arditi.<ref name="aw"/> Con Decreto Luogotenenziale del 29 maggio 1919 fu insignito della [[medaglia d’oro al valor militare]] alla memoria.<ref name=C8p204/>

==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare gold medal – old style BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d’oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d’oro al valor militare
|motivazione=”In due successivi combattimenti, ammirevole incitatore nelle lotte più cruenti, ardente animatore dei suoi arditi, due volte li portò alla vittoria. Ferito gravemente, non volle allontanarsi, continuando ad infondere nell’animo dei suoi arditi la fede, che in lui non era mai venuta meno. Ferito una seconda volta, seppe ancora trovare nel suo corpo straziato la forza per tornare impavido al nemico e batterlo, finchè cadde per una terza gravissima ferita. Morì fra i suoi arditi, fulgido esempio di tenacia e di valore. San Gervasio (Udine), 4 novembre 1918 ”.<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=12719 Medaglie d’oro al valor militare sul sito della Presidenza della Repubblica]</ref>
|data=Decreto Luogotenenziale 29 maggio 1919.
}}
{{Onorificenze
|immagine=MeritoMilitare+.png
|nome_onorificenza=Croce di guerra al valor militare
|collegamento_onorificenza=Croce di guerra al valor militare
|motivazione=”Volontario di guerra e di classe anziana, dette tutto il contributo di ardire e di intelligenza in fortunate azioni offensive. Cortelazzo (Basso Piave), giugno-5 luglio 1918”.
|data=
}}

==Note==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>

=== Fonti ===
<references/>

==Bibliografia==
*{{cita libro |autore=[[Gaetano Carolei]]|autore2=Guido Greganti|autore3=Giuseppe Modica|titolo=Le Medaglie d’oro al Valor Militare 1917|editore=Tipografia regionale|città=Roma|anno=1968|pagina=204|isbn=|cid=Carolei, Greganti, Modica 1968}}
*{{cita libro|autore=Massimo Coltrinari|autore2=Giancarlo Ramaccia|titolo=1918. L’anno della gloria: Dalla battaglia d’arresto, alla battaglia del solstizio, alla vittoria|editore=Edizioni Nuova Cultura|città=Roma|anno=2018|cid=Coltrinari, Ramaccia 2018}}

==Voci correlate==
*[[Carlo Castelnuovo delle Lanze]]

== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=|url=http://www.combattentiliberazione.it/movm-grande-guerra-1915-1918/citarella-carlo|titolo=Citarella, Carlo|accesso=|editore=|sito=Combattenti Liberazione|cid=aw}}

{{Portale|biografie|grande guerra|guerra}}
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Medaglie d’oro al valor militare]]