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Faida di Ravanusa: 17 agosto [[1970]]: nel tentativo di accrescere il proprio potere nell’agrigentino, [[Giuseppe Di Cristina fa uccidere il boss di [[Ravanusa]] Vito Gattuso. Pochi giorni prima fu ucciso anche un altro membro di spicco della cosca ravanusana Stefano Vangelista. Questi omicidi furono ordinati da Di Cristina senza consultare i boss locali, (Angelo Ciraulo di Ravanusa e Antonio Ferro di [[Canicattì]] facendo crescere il risentimento di questi ultimi nei confronti del boss riesino. I [[corleonesi]], già allora ostili a di Cristina a causa della morte di [[Calogero Bagarella]] durante la [[Strage di Viale Lazio]] del 10 dicembre [[1969]], ne approfittano per associarsi con Ciraulo e Ferro, che andranno a costituire i primissimi alleati agrigentini di [[Totò Riina]], seguiti da Giuseppe Di Caro di [[Agrigento]] e da [[Carmelo Colletti]] di [[Ribera]].
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* Faida di Ravanusa: 17 agosto [[1970]]: nel tentativo di accrescere il proprio potere nell’agrigentino, [[Giuseppe Di Cristina fa uccidere il boss di [[Ravanusa]] Vito Gattuso. Pochi giorni prima fu ucciso anche un altro membro di spicco della cosca ravanusana Stefano Vangelista. Questi omicidi furono ordinati da Di Cristina senza consultare i boss locali, (Angelo Ciraulo di Ravanusa e Antonio Ferro di [[Canicattì]] facendo crescere il risentimento di questi ultimi nei confronti del boss riesino. I [[corleonesi]], già allora ostili a di Cristina a causa della morte di [[Calogero Bagarella]] durante la [[Strage di Viale Lazio]] del 10 dicembre [[1969]], ne approfittano per associarsi con Ciraulo e Ferro, che andranno a costituire i primissimi alleati agrigentini di [[Totò Riina]], seguiti da Giuseppe Di Caro di [[Agrigento]] e da [[Carmelo Colletti]] di [[Ribera]].
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* 16 agosto [[1972]] Sequestro di Luciano Cassina, figlio del conte Arturo Cassina, imprenditore che aveva in appalto la gestione dell’illuminazione, della rete fognaria e la manutenzione della rete stradale di Palermo. Lo scopo principale del sequestro è minare il prestigio di Badalamenti e Bontate, dai quali il conte era sostenuto.
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* 16 agosto [[1972]] Sequestro di Luciano Cassina, figlio del conte Arturo Cassina, imprenditore che aveva in appalto la gestione dell’illuminazione, della rete fognaria e la manutenzione della rete stradale di Palermo. Lo scopo principale del sequestro è minare il prestigio di Badalamenti e Bontate, dai quali il conte era sostenuto.
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*Giugno [[1973]]: ucciso a Milano [[Damiano Caruso]], killer di fiducia di [[Giuseppe Di Cristina]] e ritenuto dai [[Corleonesi]] responsabile della morte di [[Calogero Bagarella]], ucciso da [[Michele Cavataio]] durante la [[strage di viale Lazio]] il 10 dicembre [[1969]]. L’omicidio di Caruso costituisce il primo attrito tra di Cristina e i [[Corleonesi]] che con questo omicidio, oltre a vendicare [[Calogero Bagarella]], mandano un chiaro messaggio al boss di Riesi, legatissimo allo schieramento perdente.
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*Giugno [[1973]]: ucciso a Milano [[Damiano Caruso]], killer di fiducia di [[Giuseppe Di Cristina]] e ritenuto dai [[Corleonesi]] responsabile della morte di [[Calogero Bagarella]], ucciso da [[Michele Cavataio]] durante la [[strage di viale Lazio]] il 10 dicembre [[1969]]. L’omicidio di Caruso costituisce il primo attrito tra di Cristina e i [[Corleonesi]] che con questo omicidio, oltre a vendicare [[Calogero Bagarella]], mandano un chiaro messaggio al boss di Riesi, legatissimo allo schieramento perdente.
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