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Non ebbero successo i tentativi compiuti dall’università, su indicazione del [[principe elettore]] [[Federico il Saggio|Federico]] e del suo Cancelliere [[Gregor Brück|Brück]], di convincere gli agostiniani ad astenersi dalle innovazioni del culto fino a quando il [[vicario generale]] non avesse preso una decisione o la questione non fosse stata adeguatamente chiarita attraverso una disputa accademica<ref>{{Cita|Wentz 1941|p. 450}}.</ref>. Sebbene i contemporanei descrivano Zwilling come un uomo sgraziato, magro e privo di un occhio, dal pulpito era considerato un oratore travolgente, con uno straordinario talento per la retorica<ref>{{Cita|Wetzel 2019}}.</ref>. I suoi sermoni furono così efficaci che il 13 ottobre 1521 il convento agostiniano smise di recitare la messa. Prima ancora che le autorità potessero reagire, alcuni frati fecero il passo decisivo di rinunciare ai voti: il 12 novembre tredici monaci lasciarono il monastero, e il 30 novembre altri quindici confratelli, tra cui Zwilling, si tolsero l’abito<ref>{{Cita|Wentz 1941|p. 450}}.</ref>.
 
Non ebbero successo i tentativi compiuti dall’università, su indicazione del [[principe elettore]] [[Federico il Saggio|Federico]] e del suo Cancelliere [[Gregor Brück|Brück]], di convincere gli agostiniani ad astenersi dalle innovazioni del culto fino a quando il [[vicario generale]] non avesse preso una decisione o la questione non fosse stata adeguatamente chiarita attraverso una disputa accademica<ref>{{Cita|Wentz 1941|p. 450}}.</ref>. Sebbene i contemporanei descrivano Zwilling come un uomo sgraziato, magro e privo di un occhio, dal pulpito era considerato un oratore travolgente, con uno straordinario talento per la retorica<ref>{{Cita|Wetzel 2019}}.</ref>. I suoi sermoni furono così efficaci che il 13 ottobre 1521 il convento agostiniano smise di recitare la messa. Prima ancora che le autorità potessero reagire, alcuni frati fecero il passo decisivo di rinunciare ai voti: il 12 novembre tredici monaci lasciarono il monastero, e il 30 novembre altri quindici confratelli, tra cui Zwilling, si tolsero l’abito<ref>{{Cita|Wentz 1941|p. 450}}.</ref>.
   
Il 27 dicembre 1521, [[Festa di san Giovanni Battista|giorno di San Giovanni Battista]], Zwilling si recò a [[Eilenburg]] per il Natale, e qui il 1° gennaio 1522 celebrò una messa “in entrambe le forme”, in abiti laici, davanti a una numerosa comunità di fedeli<ref>{{Cita|Wentz 1941|p. 485}}.</ref>; contemporaneamente [[Andrea Carlostadio|Carlostadio]] celebrava la messa davanti alla congregazione di Wittenberg – forse un’azione concertata di due capi del movimento di Wittenberg, volta ad accelerare il processo di riorganizzazione della chiesa riformata<ref>Thomas Kaufmann, ”Geschichte der Reformation,” Berlin, eBook Suhrkamp Verlag, 2010, 275/878, ISBN 978-3-518-74786-5.</ref>. Il 10 gennaio 1522 si rivolse contro i quadri e gli altari della [[Chiesa di Santa Maria (Wittenberg)|chiesa cittadina di Wittenberg]]. Su sua iniziativa, i frati rimasti nel monastero bruciarono immagini di santi e tavolette dipinte, e nella prima ordinanza della chiesa riformata, lo statuto di Wittemberg del 24 gennaio 1522, il consiglio comunale largamente influenzato da Carlostadio stabilì che le immagini e gli altari della Chiesa fossero smantellati<ref>Thomas Kaufmann, ”Geschichte der Reformation,” Berlin, eBook Suhrkamp Verlag, 2010, 295/878, ISBN 978-3-518-74786-5.</ref>.
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Il 27 dicembre 1521, [[Festa di san Giovanni Battista|giorno di San Giovanni Battista]], Zwilling si recò a [[Eilenburg]] per il Natale, e qui il 1° gennaio 1522 celebrò una messa “in entrambe le forme”, in tedesco e in abiti laici, davanti a una comunità di fedeli numerosa<ref>{{Cita|Wentz 1941|p. 485}}.</ref><ref>Thomas Kaufmann, ”Geschichte der Reformation,” Berlin, eBook Suhrkamp Verlag, 2010, 311/878, ISBN 978-3-518-74786-5.</ref>; contemporaneamente [[Andrea Carlostadio|Carlostadio]] celebrava la messa davanti alla congregazione di Wittenberg – forse un’azione concertata di due capi del movimento di Wittenberg, volta ad accelerare il processo di riorganizzazione della chiesa riformata<ref>Thomas Kaufmann, ”Geschichte der Reformation,” Berlin, eBook Suhrkamp Verlag, 2010, 275/878, ISBN 978-3-518-74786-5.</ref>. Il 10 gennaio 1522 si rivolse contro i quadri e gli altari della [[Chiesa di Santa Maria (Wittenberg)|chiesa cittadina di Wittenberg]]. Su sua iniziativa, i frati rimasti nel monastero bruciarono immagini di santi e tavolette dipinte, e nella prima ordinanza della chiesa riformata, lo statuto di Wittemberg del 24 gennaio 1522, il consiglio comunale largamente influenzato da Carlostadio stabilì che le immagini e gli altari della Chiesa fossero smantellati<ref>Thomas Kaufmann, ”Geschichte der Reformation,” Berlin, eBook Suhrkamp Verlag, 2010, 295/878, ISBN 978-3-518-74786-5.</ref>.
   
Con l’arrivo dei [[profeti di Zwickau]], la situazione fu esasperata dalle loro critiche all’educazione e allo studio, tanto che Lutero decise di rientrare dalla [[Wartburg]] a Wittenberg. Zwilling accettò l’autorità di Lutero e ammise di essersi spinto troppo oltre. Sebbene Lutero lo considerasse assieme a Carlostadio la causa principale dei disordini, il suo pentimento gli fece particolarmente piacere.
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Con l’arrivo dei [[profeti di Zwickau]], che negavano il particolare ruolo religioso e sociale degli studiosi e del clero e pretendevano di ricavare la verità religiosa direttamente dallo Spirito Santo anziché dalle Scritture, Lutero decise di lasciare il castello di [[Wartburg]] e rientrare a Wittenberg. Zwilling allora accettò l’autorità di Lutero e ammise di essersi spinto troppo oltre. Sebbene Lutero lo considerasse assieme a Carlostadio la causa principale dei disordini, il suo pentimento gli fece particolarmente piacere.
   
 
In aprile Lutero raccomandò Zwilling come predicatore alla città di [[Altenburg]]. Lo ammoniva, però, a procedere con cautela nella considerazione dei deboli, a trattenersi dalle innovazioni e ad appoggiarsi solo sulla alla parola e non sulla forza e sugli ordinamenti umani. Tuttavia, la sua attività non durò a lungo. I canonici resistettero alla sua installazione. Nell’estate del 1522 l’elettore Federico offrì a Lutero la posizione di predicatore ad Altenburg, da cui volle rimuovere Zwilling a causa delle sue precedenti attività<ref>{{Cita|Wentz 1941|p. 465}}.</ref>.
 
In aprile Lutero raccomandò Zwilling come predicatore alla città di [[Altenburg]]. Lo ammoniva, però, a procedere con cautela nella considerazione dei deboli, a trattenersi dalle innovazioni e ad appoggiarsi solo sulla alla parola e non sulla forza e sugli ordinamenti umani. Tuttavia, la sua attività non durò a lungo. I canonici resistettero alla sua installazione. Nell’estate del 1522 l’elettore Federico offrì a Lutero la posizione di predicatore ad Altenburg, da cui volle rimuovere Zwilling a causa delle sue precedenti attività<ref>{{Cita|Wentz 1941|p. 465}}.</ref>.