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== Storia ==
 
== Storia ==
 
[[File:Efisio.jpg|thumb|La statua di sant’Efisio che viene portata in processione da Cagliari a Nora]]
 
[[File:Efisio.jpg|thumb|La statua di sant’Efisio che viene portata in processione da Cagliari a Nora]]
Si narra che nel [[1656]] i cagliaritani pregarono sant’Efisio affinché sconfiggesse la [[peste del 1652|peste]] che, nell’aprile del [[1652]], dalla [[Catalogna]] era arrivata ad [[Alghero]] su un [[veliero]] mercantile.<ref>Giorgio Aleo, ”Storia cronologica e veridica dell’isola e Regno di Sardegna dall’anno 1637 all’anno 1672”, saggio introduttivo, traduzione e cura di [[Francesco Manconi]], Nuoro, Ilisso, 1998. pp. 43-44</ref>. L’epidemia contagiò tutta la Sardegna, in particolare Cagliari, nella quale morirono circa diecimila abitanti, dimezzando quasi la popolazione.
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Si narra che nel [[1656]] i cagliaritani pregarono sant’Efisio affinché sconfiggesse la [[peste del 1652|peste]] che, nell’aprile del [[1652]], dalla [[Catalogna]] era arrivata ad [[Alghero]] su un [[veliero]] mercantile<ref>Giorgio Aleo, ”Storia cronologica e veridica dell’isola e Regno di Sardegna dall’anno 1637 all’anno 1672”, saggio introduttivo, traduzione e cura di [[Francesco Manconi]], Nuoro, Ilisso, 1998. pp. 43-44</ref>. L’epidemia contagiò tutta la Sardegna, in particolare Cagliari, nella quale morirono circa diecimila abitanti, dimezzando quasi la popolazione.
 
Prima vittima cagliaritana fu l’arcivescovo don Bernardo De La Cabra. Nel frattempo Cagliari si stava trasformando in un enorme camposanto. [[Giovanni Spano]] vuole che a questo punto sant’Efisio sia apparso al viceré conte di [[Lemos]] per richiedere, al fine di liberare la città dalla peste, il voto della processione del 1º maggio. Proprio l’Amministrazione comunale cagliaritana nel [[1656]] fece un voto a sant’Efisio: se fosse riuscito a sconfiggere la peste, ogni anno si sarebbero svolti una processione e dei festeggiamenti in suo onore, partendo dal quartiere di [[Stampace]], fino ad arrivare a [[Nora (Italia)|Nora]], dove il santo era stato martirizzato. A settembre, le abbondanti piogge fecero scomparire la peste, e dall’anno successivo fino a ora, il 1º maggio, si rispetta il voto fattogli anni prima. Fu scelto proprio il mese di [[maggio]] poiché simbolo di rigenerazione della natura.
 
Prima vittima cagliaritana fu l’arcivescovo don Bernardo De La Cabra. Nel frattempo Cagliari si stava trasformando in un enorme camposanto. [[Giovanni Spano]] vuole che a questo punto sant’Efisio sia apparso al viceré conte di [[Lemos]] per richiedere, al fine di liberare la città dalla peste, il voto della processione del 1º maggio. Proprio l’Amministrazione comunale cagliaritana nel [[1656]] fece un voto a sant’Efisio: se fosse riuscito a sconfiggere la peste, ogni anno si sarebbero svolti una processione e dei festeggiamenti in suo onore, partendo dal quartiere di [[Stampace]], fino ad arrivare a [[Nora (Italia)|Nora]], dove il santo era stato martirizzato. A settembre, le abbondanti piogge fecero scomparire la peste, e dall’anno successivo fino a ora, il 1º maggio, si rispetta il voto fattogli anni prima. Fu scelto proprio il mese di [[maggio]] poiché simbolo di rigenerazione della natura.