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Regioni intracarpatiche

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Poiché solo i castelli costruiti in pietra e le città murate erano stati in grado di resistere agli attacchi mongoli, in seguito al ritiro degli asiatici i re incoraggiarono sia i proprietari terrieri che i cittadini ad erigere fortificazioni in pietra.<ref>{{cita|Sedlar (1994)|p. 118}}.</ref> Le nuove strutture difensive vennero ultimate, ad esempio, a [[Codlea]], [[Rimetea]] e [[Unguraș]].<ref>{{cita|Sălăgean (2005)|p. 206}}.</ref><ref>{{cita|Kristó (2003)|pp. 160-161}}.</ref> Il processo di urbanizzazione si contraddistinse per la predominanza delle città sassoni: delle otto città della Transilvania, solo Alba Iulia e [[Dej]] erano situate nei comitati.<ref>{{cita|Kristó (2003)|pp. 187-188}}.</ref> Un documento che fa riferimento a locande, panetterie e porticcioli lungo il corso d’acqua a Rodna ha permesso di ricostruire a grandi linee lo stile di vita cittadino dei suoi abitanti.<ref>{{cita|Kristó (2003)|p. 178}}.</ref> Il sale restava ancora l’oggetto di commercio più importante in questo periodo, ma il commercio dei buoi, delle ancelle e del vino è documentato anche negli statuti reali.<ref>{{cita|Kristó (2003)|pp. 160, 176}}.</ref>
Poiché solo i castelli costruiti in pietra e le città murate erano stati in grado di resistere agli attacchi mongoli, in seguito al ritiro degli asiatici i re incoraggiarono sia i proprietari terrieri che i cittadini ad erigere fortificazioni in pietra.<ref>{{cita|Sedlar (1994)|p. 118}}.</ref> Le nuove strutture difensive vennero ultimate, ad esempio, a [[Codlea]], [[Rimetea]] e [[Unguraș]].<ref>{{cita|Sălăgean (2005)|p. 206}}.</ref><ref>{{cita|Kristó (2003)|pp. 160-161}}.</ref> Il processo di urbanizzazione si contraddistinse per la predominanza delle città sassoni: delle otto città della Transilvania, solo Alba Iulia e [[Dej]] erano situate nei comitati.<ref>{{cita|Kristó (2003)|pp. 187-188}}.</ref> Un documento che fa riferimento a locande, panetterie e porticcioli lungo il corso d’acqua a Rodna ha permesso di ricostruire a grandi linee lo stile di vita cittadino dei suoi abitanti.<ref>{{cita|Kristó (2003)|p. 178}}.</ref> Il sale restava ancora l’oggetto di commercio più importante in questo periodo, ma il commercio dei buoi, delle ancelle e del vino è documentato anche negli statuti reali.<ref>{{cita|Kristó (2003)|pp. 160, 176}}.</ref>
Nel 1257, [[Béla IV d’Ungheria]] (1235-1270) nominò suo figlio maggiore, il futuro [[Stefano V d’Ungheria|Stefano V]] (1270-1272) al governo dei territori del regno a est del Danubio.<ref>{{cita|Kristó (2003)|p. 162}}.</ref> Qui il giovane mobile cedette una parte significativa dei suoi domini reali a membri dell'[[nobiltà ungherese|aristocrazia ungherese]].<ref>{{cita|Sălăgean (2005)|p. 177}}.</ref> I primi anni di dominio di [[Ladislao IV d’Ungheria]] (1272&ndash;1290), furono caratterizzati da guerre civili in tutto il regno.<ref>{{cita|Sedlar (1994)|p. 287}}.</ref><ref name=”eng108″>{{cita|Engel (2001)|p. 108}}.</ref> In Transilvania, i sassoni ingaggiarono un conflitto locale con il vescovo, espugnarono Alba Iulia e diedero fuoco alla cattedrale.<ref name=”eng108″/> La serie di guerre continuò nel 1285 con una seconda invasione mongola: durante la sua fase iniziale, i siculi, i romeni e i sassoni bloccarono con successo l’accesso agli invasori e successivamente organizzato come una serie di agguati che provocano il panico tra gli invasori in ritirata.<ref>{{cita|Sălăgean (2005)|p. 180}}.</ref>
Nel 1257, [[Béla IV d’Ungheria]] (1235-1270) nominò suo figlio maggiore, il futuro [[Stefano V d’Ungheria|Stefano V]] (1270-1272), al governo dei territori del regno a est del Danubio.<ref>{{cita|Kristó (2003)|p. 162}}.</ref> Qui il giovane mobile cedette una parte significativa dei suoi domini reali a membri dell'[[nobiltà ungherese|aristocrazia ungherese]].<ref>{{cita|Sălăgean (2005)|p. 177}}.</ref> I primi anni di dominio di [[Ladislao IV d’Ungheria]] (1272&ndash;1290), furono caratterizzati da guerre civili in tutto il regno.<ref>{{cita|Sedlar (1994)|p. 287}}.</ref><ref name=”eng108″>{{cita|Engel (2001)|p. 108}}.</ref> In Transilvania, i sassoni ingaggiarono un conflitto locale con il vescovo, espugnarono Alba Iulia e diedero fuoco alla cattedrale.<ref name=”eng108″/> La serie di guerre continuò nel 1285 con una seconda invasione mongola: durante la sua fase iniziale, i siculi, i romeni e i sassoni bloccarono con successo l’accesso agli invasori e successivamente organizzato come una serie di agguati che provocano il panico tra gli invasori in ritirata.<ref>{{cita|Sălăgean (2005)|p. 180}}.</ref>
A quel tempo, il ruolo militare dei daci si era ampliato rispetto al loro compito originario di difendere le frontiere del regno: lo testimonia la partecipazione a diverse campagne militari, ad esempio contro la [[Boemia]] nel 1260 e contro l'[[Arciducato d’Austria#Storia|Austria]] nel 1291.<ref name=”sal187″>{{cita|Sălăgean (2005)|p. 187}}.</ref><ref name=”kri143″>{{cita|Kristó (2003)|p. 143}}.</ref> Il loro ruolo economico fu finalmente riconosciuto, poiché il loro contributo nelle attività comprese nel settore primario procedeva di pari passo con la produzione di tessuti negli insediamenti sassoni.<ref>{{cita|Engel (2001)|p. 119}}.</ref>
A quel tempo, il ruolo militare dei daci si era ampliato rispetto al loro compito originario di difendere le frontiere del regno: lo testimonia la partecipazione a diverse campagne militari, ad esempio contro la [[Boemia]] nel 1260 e contro l'[[Arciducato d’Austria#Storia|Austria]] nel 1291.<ref name=”sal187″>{{cita|Sălăgean (2005)|p. 187}}.</ref><ref name=”kri143″>{{cita|Kristó (2003)|p. 143}}.</ref> Il loro ruolo economico fu finalmente riconosciuto, poiché il loro contributo nelle attività comprese nel settore primario procedeva di pari passo con la produzione di tessuti negli insediamenti sassoni.<ref>{{cita|Engel (2001)|p. 119}}.</ref>