Avvento della polvere da sparo
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L’artiglieria alimentata a polvere da sparo fu introdotta in Europa nel 1320 e si diffuse in fretta. Le pistole, che inizialmente erano armi imprevedibili e imprecise, non si registravano in campo di battaglia fino al 1380.<ref>{{cita|Cathcart King (1988)|pp. 164-165}}.</ref> I castelli furono adattati per consentire a piccoli pezzi di artiglieria con una media tra 19,6 e 22 kg di sparare dalle torri. Questo tipo di armamento era troppo pesante perché potesse essere trasportato e azionato da un solo uomo. Le aperture per i cannoni sviluppate in questo periodo mostrano una caratteristica unica, ovvero la presenza di un pezzo di legno dalla forma orizzontale attraverso l’apertura.<ref name=”cat165167″/> Un gancio all’estremità dell’arma poteva essere agganciato al legno in modo che l’artigliere non dovesse subire il rinculo completo dell’arma. Questo adattamento si rintraccia in tutto il Vecchio Continente, benché il legname sia sopravvissuto nel corso dei secoli in rari casi: è questa la situazione del castello di Doornenburg, nei [[Paesi Bassi]] meridionali, dove è pervenuto in uno stato sorprendentemente intatto.<ref name=”cat165167″/> Le bocche dei cannoni assumevano la forma delle aperture da cui sparavano, con un foro circolare nella parte inferiore per l’arma e una stretta fessura nella parte superiore per consentire all’artigliere di mirare.<ref name=”cat165167″>{{cita|Cathcart King (1988)|pp. 165-167}}.</ref>
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L’artiglieria alimentata a polvere da sparo fu introdotta in Europa nel 1320 e si diffuse in fretta. Le pistole, che inizialmente erano armi imprevedibili e imprecise, non si registravano in campo di battaglia fino al 1380.<ref>{{cita|Cathcart King (1988)|pp. 164-165}}.</ref> I castelli furono adattati per consentire a piccoli pezzi di artiglieria con una media tra 19,6 e 22 kg di sparare dalle torri. Questo tipo di armamento era troppo pesante perché potesse essere trasportato e azionato da un solo uomo. Le aperture per i cannoni sviluppate in questo periodo mostrano una caratteristica unica, ovvero la presenza di un pezzo di legno dalla forma orizzontale attraverso l’apertura.<ref name=”cat165167″/> Un gancio all’estremità dell’arma poteva essere agganciato al legno in modo che l’artigliere non dovesse subire il rinculo completo dell’arma. Questo adattamento si rintraccia in tutto il Vecchio Continente, benché il legname sia sopravvissuto nel corso dei secoli in rari casi: è questa la situazione del castello di Doornenburg, nei [[Paesi Bassi]] meridionali, dove è pervenuto in uno stato sorprendentemente intatto.<ref name=”cat165167″/> Le bocche dei cannoni assumevano la forma delle aperture da cui sparavano, con un foro circolare nella parte inferiore per l’arma e una stretta fessura nella parte superiore per consentire all’artigliere di mirare.<ref name=”cat165167″>{{cita|Cathcart King (1988)|pp. 165-167}}.</ref>
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Questa forma è molto comune nei castelli adattati
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Questa forma è molto comune nei castelli adattati all’utilizzo di armi presenti in Egitto, Italia, Scozia, Spagna e altre località mediterranee. Altri tipi di aperture, sebbene meno comuni, erano fessure orizzontali, che consentivano solo il movimento laterale, e grandi aperture quadrate, che permettevano una maggiore manovrabilità.<ref name=”cat165167“/> L’uso di cannoni per la difesa diede il via all’affermazione dei castelli di artiglieria, come quello di [[Castello di Ham|Ham]], nella Francia settentrionale. Le difese contro le armi da fuoco non subirono un processo di sviluppo fino a un momento successivo.<ref>{{cita|Cathcart King (1988)|p. 168}}.</ref> Ham è un esempio perfetto della tendenza dei nuovi castelli a rinunciare a elementi di epoca passata quali le caditoie, le alte torri e le merlature.<ref>{{cita|Thompson (1987)|pp. 40-41}}.</ref>
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Furono sviluppati cannoni più grandi e nel
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Furono sviluppati cannoni più grandi e, nel Quattrocento, essi divennero un’alternativa alle macchine d’assedio come il [[Trabucco (arma)|trabucco]]. I vantaggi dei primi rispetto ai secondo riguardavano la maggiore gittata e la più grossa potenza. Nel tentativo di renderli più efficaci, i cannoni furono resi sempre più grandi, anche se ciò ostacolava la loro capacità di raggiungere castelli remoti.<ref name=”cat169″/> Nel 1450, i cannoni risultavano l’arma d’assedio preferita e la loro efficacia fu dimostrata da [[Maometto II]] in concomitanza con la [[Assedio di Costantinopoli (1453)|caduta di Costantinopoli]].<ref name=”cat169“>{{cita|Cathcart King (1988)|p. 169}}.</ref>
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La risposta verso cannoni più efficaci
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La risposta verso cannoni più efficaci passava per la costruzione di mura più spesse e per la preferenza delle torri rotonde, poiché i lati curvi avevano maggiori probabilità di deviare un colpo rispetto a una superficie piana. Mentre questo era sufficiente per i nuovi castelli, le strutture preesistenti dovettero escogitare un modo per resistere ai colpi delle nuove pericolose arme. In alcune situazioni si ricorse all’accatastamento di terra dietro la cinta muraria per ridurre l’impatto causato dalle palle.<ref>{{cita|Thompson (1987)|p. 38}}.</ref>
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Spesso, i castelli costruiti prima dell’
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Spesso, i castelli costruiti prima dell’avvento della polvere da sparo non apparivano in grado di posizionare cannoni perché i [[Cammino di ronda|cammini di ronda]] erano troppo stretti.<ref name=”tho3839″/> Una soluzione a questo era abbattere la sezione superiore di una torre e riempire la parte inferiore con le macerie per fornire una superficie da cui sparare con i cannoni. Abbassare le difese in questo modo ebbe l’effetto di renderle più facili da scalare con le scale. Una difesa alternativa più popolare, che evitava di danneggiare il castello, era quella di stabilire [[Baluardo|baluardi]] oltre le difese del castello.<ref name=”tho3839″/> Questi potevano essere costruiti con terra o pietra e venivano usati per montare armi.<ref name=”tho3839″>{{cita|Thompson (1987)|pp. 38-39}}.</ref>
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=== Bastioni e fortezze stellate (XVI secolo)===
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=== Bastioni e fortezze stellate (XVI secolo)===
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